La Musica Punk

I capelli colorati di viola e verde, gli abiti dai colori accesi o in elegante nero tono su tono, con le immancabili catene e spille ben evidenti, gli anfibi o le scarpe da basket, oltre ai piercing su sopracciglia e lingua. Per molti essere punk significa ciò, anche se l'abbigliamento è solo il vestito, seppure accattivante, dell'anima dei ribelli che emulano i loro eroi degli anni Settanta.

Lo stile punk rock nasce, infatti, negli anni in cui il ricordo della Guerra del Vietnam è vivido, al cinema trionfa "La febbre del sabato sera" e la musica pop sta conquistando milioni di fans, contendendo il primato al rock che pochi anni prima aveva ipnotizzato i giovani e lasciati interdetti i loro genitori.

I musicisti punk cercano di riportare a galla la primordiale energia creativa del rock, sprigionando attraverso le note il desiderio di cambiare il mondo in cui vivono e nel quale non riescono a rispecchiarsi. Una musica di rottura, come tutte le avanguardie che distruggono per ricostruire una realtà destinata ad essere, a sua volta, messa in discussione nel volgere di qualche anno.

Il nome dello stile musicale che nasce a metà degli anni Settanta indica come fossero visti i punks, dal momento che il termine nel linguaggio comune era sinonimo di teppista, ed i cattivi ragazzi del rock non s'impegnano di certo per smentire la fama di casseur dotati d'indubbio talento musicale e poetico...